Bilancio di Missione FLAEI 2022

TRA STORIA E FUTURO: SINDACATO È CORAGGIO, AUDACIA, FIEREZZA

 

Care amiche, amici e lettori, presentando questo “bilancio sociale” sento maturata la necessità, e in qualche misura anche l’urgenza, di proporvi una riflessione più vasta, che ad alcuni potrà sembrare eccessivamente accentuata sul piano politico e programmatico, ma che a me pare riguardi concretamente la prospettiva alta e anche vicina della nostra azione sindacale (e non solo la Flaei).
Mi piacerebbe cominciare a chiamare il nostro bilancio sociale, sempre e semplicemente, “bilancio”, senza alcuna aggettivazione, e inserire gradualmente e coerentemente in esso quello tradizionale economico-finanziario. Personalmente penso che comunque in futuro debba essere così, e, appunto, non solo per noi. Mentre oggi, quando si parla semplicemente di bilancio, nella nostra organizzazione come nelle imprese e nelle istituzioni, è scontato che si pensi a un adempimento certo essenziale della vita organizzativa ma finalizzato di fatto quasi soltanto a verificare il merito e la correttezza di una serie di valori economici.
In altri termini, la parola bilancio deve, secondo la Flaei, cambiare sostanzialmente accezione ed essere percepita e utilizzata sempre più con portata totalizzante e innanzitutto proprio sociale e morale, non soltanto da noi ma anche dai nostri interlocutori aziendali e politici, fino a penetrare la cultura sociale generale.
Cosa motiva questa mia convinzione? Se ci pensiamo bene, esiste una correlazione storica piuttosto evidente fra l’evoluzione del capitalismo come forma di economia dominante, e il linguaggio con il quale la stessa economia, ma anche il sistema sociale e politico in generale, esprimono la loro mentalità in materia di economia e di lavoro servendosi proprio del concetto di bilancio.
In tale concetto, si centralizza appunto il significato e la portata del termine quasi esclusivamente sui contenuti di carattere finanziario, o contabile, o amministrativo, a seconda dei profili più specifici con i quali il tema viene trattato: riaffermando di fatto il falso e dannoso principio, e la falsa e dannosa psicologia, secondo cui l’economia si occupa responsabilmente di profitto e ricchezza, mentre umanità e socialità del lavoro, dell’impresa e dell’organizzazione competono a responsabilità e istituti diversi.
Il bilancio esprime in tal modo una vocazione implicitamente a prevalenza materialistica, con un approccio che dobbiamo considerare ormai sostanzialmente superato, ambiguo e insufficiente.
Non è un caso che sopravvivano con una certa fatica, nel linguaggio sociologico corrente, anche espressioni come “bilancio di vita” o “bilancio morale” che in una tradizione storica quasi dimenticata indicavano a livello di persone la sintesi delle realizzazioni e dei significati da riconoscere alla nostra vita dopo anni di lavoro, di matrimonio, di educazione dei figli, di impegno sociale, e così via; e a livello di organizzazioni e imprese analoga fatica conoscano proprio espressioni come quelle di “bilancio sociale” o “bilancio di missione”, che non sono state secondarie in esperienze di tipo olivettiano e in scuole storiche di grande formazione valoriale e civile, soprattutto di ispirazione cristiana, ma restano oggi in prevalenza semplici appendici o corollari del “bilancio” puro e semplice, che è considerato appunto quello “economico” e finanziario.
La Flaei ritiene appunto che i ruoli di un tale linguaggio debbano essere invertiti e che il bilancio di missione o bilancio sociale debba essere in tutti i casi quello dominante anche nei bilanci aziendali e di organizzazione: ogni bilancio, cioè, è sempre quello sociale o di missione, che ha come suo indispensabile corollario il bilancio economico. Non viceversa.
Mi rendo conto che una sottolineatura come quella che sto esprimendo possa sembrare, come accennavo, caricata di eccessiva importanza: ma il linguaggio è alla lunga decisivo, anche nella vita economica oltre che in quella sociale e generale, in quanto costruisce, parte consapevolmente e parte inconsapevolmente, i concetti e il pensiero, e attraverso di essi costruisce la cultura e attraverso questa costruisce la civiltà, compresa quella economica.
Nel confermare dunque l’importanza che come Flaei già attribuiamo al nostro bilancio sociale, penso che esso debba sempre di più diventare, con il semplice nome di bilancio, l’autentico e compiuto “punto-nave” che ogni anno la nostra organizzazione fa circa il senso compiuto e i risultati totali della sua vita: le sue realizzazioni, i suoi successi, i suoi eventuali errori, la strada ancora da percorrere, le relative tappe, e tutte le consequenziali e analitiche poste economiche: senza le quali certo non c’è gestione né efficiente né affidabile né trasparente.
Ritengo pertanto che questa impostazione debba non solo caratterizzare crescentemente la nostra azione organizzativa e il nostro linguaggio come Flaei, ma anche concorrere allo sviluppo nelle nostre aziende elettriche di una più corretta e credibile economia d’impresa finalizzata a una più corretta e credibile coerenza di missione sociale e di impegno civile: che è il senso vero e compiuto di un’economia gestita a misura di persone e di comunità.

Amedeo Testa

 

   BILANCIO di Missione anni precedenti  - Download

Download

Bilancio di Missione 2017

(dati anno 2016)

Bilancio di Missione 2018

(dati anno 2017)

Bilancio di Missione 2019

(dati anno 2018)

Bilancio di Missione 2020

(dati anno 2019)

Bilancio di Missione 2021

(dati anno 2020)

Bilancio di Missione 2022

(Abstract)

   

 

Qui sotto puoi visualizzare o scaricare il Bilancio di Missione 2022 Completo (dati anno 2021) in formato PDF.

Scarica Documento | FLAEI BM22.pdf